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Associazione "Luciano Lama" O.n.G.

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PROGETTO ACCOGLIENZA

PROGETTI

OSPITALITA’ DEI BAMBINI BOSNIACI
INDICAZIONI E CONSIGLI

L’ospitalità dei bambini provenienti dall’ex Jugoslavia è semplice e complessa al tempo stesso. Dal punto di vista pratico l’esperienza non crea grandi problemi e, nell’eventualità, l’Associazione “Luciano Lama”, sarà sempre presente avendo già predisposto sul territorio una rete di referenti in grado di intervenire per cercare di risolvere le difficoltà, oltre ad aver attivato quanto possibile per proteggere sia il bambino sia la famiglia ospite (accompagnatori, assicurazione ecc.) affinchè l’esperienza sia la più serena possibile per entrambi.

Grande attenzione invece deve essere posta all’aspetto psicologico: questi sono bambini che provengono da una realtà socio-economica molto disagiata per cui è fin troppo facile interferire nella psiche che in tutti i bambini è labile e ricettiva, ma in loro lo è ancora di più.
Fin dall’inizio l’Associazione “Luciano Lama” ha inteso la “vacanza umanitaria” dei bambini Bosniaci vittime della tremenda guerra in Ex Jugoslavia come uno strumento da offrire al più alto numero di bambini possibile.
Nel caso che si voglia saperne di più su questa “esperienza” e non si conoscano referenti dell’Associazione “Luciano Lama” è necessario innanzitutto telefonare alla sede Regionale sita in Enna Tel.: 0935-533211, e-mail: assllama@tin.it che metterà a disposizione il più vicino delegato di zona per illustrare nel miglior modo possibile tutti gli aspetti pratici ed organizzati.

MODALITA’ DI ACCOGLIMENTO DEI BAMBINI

Per compiere l’accoglienza dei bambini Bosniaci è necessario un gruppo di persone motivate, spinte cioè da spirito altruistico e di solidarietà.
I bambini, tramite l’Associazione “Luciano Lama”, possono venire in Italia due volte l’anno nei mesi di Dicembre/Gennaio per l’Accoglienza Natalizia e nei mesi di Giugno/Luglio per l’Accoglienza Estiva.
I bambini alla prima esperienza, normalmente, avranno un’età compresa tra 6 e 12 anni, preferibilmente in stato di bisogno fisico e/o morale, e possono provenire da famiglia o da istituto.
I bambini arrivano insieme con accompagnatori che conoscono la lingua italiana, nella proporzione di uno ogni 15/20. Le interpreti che accompagnano i bambini Bosniaci durante le iniziative di accoglienza umanitaria sono ospitate in famiglia o presso strutture adeguate. Pertanto il Comitato che aderirà all’iniziativa deve predisporre anche per l’alloggio dell’accompagnatrice presso una famiglia.
È tuttavia auspicabile che un atto di solidarietà così elevato non sia offuscato dalla perdita di entusiasmo, qualora arrivasse un bambino di sesso o età diversa da quello desiderato.

PRECISAZIONI

Il Coordinamento Regionale “Luciano Lama”, chiedendo la disponibilità o meno della famiglia ad accettare la sostituzione del minore da riospitare, intende applicare tale prerogativa ai seguenti casi:
1) Impossibilità di rintracciare la famiglia del minore o uno dei genitori (devono firmare entrambi per l’espatrio);
I casi di mancato arrivo dei bambini avvengono normalmente in seguito a situazioni di emergenza, quali malattie improvvise negli ultimi giorni prima della partenza oppure nell’eventualità che il bambino non si presenti alla partenza per i motivi più vari, ma che saranno conosciuti dai nostri responsabili in Bosnia solo in seguito.
L’Associazione comunque darà alle famiglie spiegazioni esaurienti in seguito.
Se la famiglia ospite lo desidera il bambino, potrà tornare l’anno successivo.
È evidente che la solidarietà più ampia evidenzia quando tutte le famiglie danno la loro disponibilità all’eventuale sostituzione del minore, non legandosi unicamente al bambino richiesto.
L’Associazione “Luciano Lama”, fin dall’inizio, si è posta seriamente la domanda: qual è il bene del bambino? Quale le forma migliore per aiutarlo?
Non avendo una risposta certa su un problema così complesso e nuovo, ha cercato il parere di persone esperte (assistenti sociali, psicologi, ecc.) ma si è affidata anche al buon senso.
Si può trarre spunto sia dall’esperienza pluriennale acquisita, sia dalle linee guida del Governo indicate nel “Piano nazionale di azione e d’interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva” qui sotto riportate:
- riservare particolare cura nella selezione delle famiglie e nella scelta dei minori;
- coinvolgimento dei servizi sociali locali nell’individuazione dei nuclei familiari, attraverso l’intervento delle regioni;
- definizioni dei livelli di responsabilità tra i diversi organismi che intervengono nella realizzazione dei programmi di accoglienza;
- attento controllo sulle associazioni che predispongono i programmi di accoglienza temporanea.

SCELTA DELLE FAMIGLIE

Alla base di un’esperienza ben riuscita è di primaria importanza la scelta delle famiglie che devono avere alcune caratteristiche irrinunciabili: essere di sani principi morali, non aver avuto condanne penali o procedimenti giudiziari in atto, e con una disponibilità adeguata di tempo da dedicare a un bambino che arriva per la prima volta in un paese e in una famiglia che non conosce, e così diversa dalla sua o, nel caso di bambini provenienti da istituto, che non ha mai avuto o che è stata per lui una pessima esperienza.
Ci sono stati casi, anche se limitati, di famiglie in cui nei primi giorni di accoglienza sono emersi problemi che valutando attentamente potevano essere evitati.
È quindi obbligatoria un’attenta selezione delle famiglie, cercando la collaborazione di strutture pubbliche, (servizi sociali) integrandola con l’esperienza di alcune famiglie del Comitato “più esperte” e motivate.
Intervenire quando il problema si manifesta, diventa difficile, qualunque soluzione si trovi.
È importanti negli incontri con le famiglie “nuove”, spiegare nel modo migliore possibile il concetto di solidarietà vera, non legata a quel particolare bambino che arriverà la prima volta, ma indirizzata a un “popolo” di bambini che vivono in un paese con gravi difficoltà economiche e sociali.
È opportuno ricordare anche che il rapporto tra famiglia e minore non può e non deve essere improntato come “genitoriale”.
In un caso, la famiglia vera è presente e non va sostituita, nell’altro caso un rapporto che preveda un affidamento o un’adozione deve seguire altre strade che nulla hanno a che vedere con un accoglimento temporaneo.
Purtroppo in alcune situazioni si tende a sminuire l’impatto sul bambino proponendosi in maniera non corretta, (affettività e permissività eccessive), per cui crediamo che l’appoggio di persone “esperte” possa essere di grande aiuto in un’esperienza dedicata ma che deve essere vissuta con gioia da ambedue le parti.
N.B. Il Comitato Minori Stranieri non ritiene idonee all’accoglienza di minori le persone celibi di sesso maschile.

ARRIVO DEI BAMBINI

I bambini compiono un viaggio di molte ore dai luoghi di provenienza fino in Italia.
Al loro arrivo in Italia, quindi, hanno bisogno per qualche giorno di riposo e tranquillità.
Sarà bene, nei giorni seguenti l’arrivo, di dare ‘opportunità ai bambini di telefonare a casa per tranquillizzare le famiglie o i responsabili dell’istituto.

ACCOMPAGNATORI

Oltre a quello di accompagnatori, la loro funzione è di fare da tramite tra bambini e famiglie ospiti:
- mantenere il contatto con i bambini e verificare che il loro inserimento nelle famiglie ospitanti avvenga con serenità e senza disagi da entrambi le parti
- rendersi disponibili ad affrontare problemi che dovessero emergere ed essere sempre propositivi nel cercare una soluzione ottimale tale da garantire serenità al bambino e alla famiglia
- sorvegliare i minori costantemente e in particolar modo durante le escursioni esterne, le gite, gli spettacoli, durante il viaggio di arrivo e di rientro
- specialmente se i bambini sono alla prima esperienza, è di fondamentale importanza la presenza di una persona che parli la loro lingua.

ALLONTANAMENTO DAL LUOGO DI RESIDENZA

Durante il periodo di soggiorno, non è opportuno che la famiglia si allontani con il bambino dal luogo di residenza ma qualora fosse necessario, si deve avvisare il Responsabile del Comitato il quale avviserà la Segreteria Regionale.

BAGAGLI

L’Associazione mette a disposizione di tutti i minori un borsone che potrà essere riempito di tutto quello che si ritiene opportuno, ma, si ricorda che solo il borsone dell’Associazione potrà salire sui bagagliai del pullman, per ragioni organizzative i borsoni sono di colori diversi, secondo la città di provenienza del bambino, pertanto non si possono sostituire.
Questa norma non si può modificare per due ragioni:
- la prima è morale: non ci sembra corretto sovraccaricare di bagagli bambini che hanno avuto e avranno comunque la possibilità di soggiornare un mese in Italia con tutto quel che ne consegue di positivo.
- la seconda ragione è pratica: se tutti i bambini, avessero bagagli in eccedenza, non entrerebbero nel bagagliaio del pullman e quindi i Comuni che salirebbero sul pullman per ultimo dovrebbero lasciare i loro bagagli a terra e avendo colori neutri si rischia che non arrivino a destinazione. Pertanto ci affidiamo al buon senso delle famiglie e dei responsabili Comunali e che gli stessi, sono responsabili delle attuazioni delle indicazioni di cui sopra.

ASSICURAZIONE

L’Associazione ha stipulato con la Compagnia UNIPOL un’assicurazione per i bambini che copre i rischi in caso di: morte, invalidità permanente, ricovero da infortunio.

REGOLE DI COMPORTAMENTO RELATIVE ALL’ASPETTO MEDICO-SANITARIO
INDICAZIONI GENERALI

1) Se le famiglie ritengono opportuno, possono predisporre un controllo generale presso un medico di base;
2) Si auspica per tutti i bambini, un controllo dentistico per semplici cure dentarie.
SE IL BAMBINO AVESSE PROBLEMI DI SALUTE DURANTE LA SUA PERMANENZA
A) Prendere subito il contatto con il pediatra o medico di base.
B) Nel caso in cui si presentasse la necessità di accedere al pronto soccorso, avvisare immediatamente il referente di zona e in seguito la segreteria Regionale (0935-533211).
C) Se fosse necessario il ricovero, il Responsabile del Comitato deve:
- dare comunicazione alla Segreteria Regionale;
- inviare la copia del foglio di ricovero con la diagnosi.

COME VERSARE LE QUOTE

Per necessità organizzative è indispensabile che i Comitati e i Comuni eseguano il pagamento in un’unica soluzione e sempre prima che i bambini arrivino in Italia.
"Coordinamento Regionale Volontariato e Solidarietà - Luciano Lama" presso la Banca Cooperativa “San Michele”  di Enna Bassa
–  codice IBAN: IT 48 J 08979 16800 000000134426



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